Visioni di Simona Pocorobba


Vieni risucchiata nel suo tratto ipnotico-catartico, le sue visioni, che dita e mente rendono vive hanno il potere di lasciarti senza respiro, la conosco personalmente da anni e ogni volta non riesco a dire abbastanza di cosa realmente sento quando incrocio le sue opere, sono disarmanti fanno scaturire dentro tempeste, come quelle che sicuramente vive lei nell’esporre all’occhio estraneo ciò che con capacità sublime rende pubblico.
Si scava, lei, a _f_fondo, fino a riemergere in un cantico da purgatorio, che affascina e strazia.

L’ombra di una mano serpeggia di sangue
lungo fauci adornate d’occhi
conteggio la parola e la sua fame
aperta – in vista
penetro le fonti come un coltello dentato
in un preludio di lune morsicate
e le vampe scambiate per piume
di questo farsi nel sogno
mutando di parola in parola
come altri esseri dalla voce
[nella congiura io dimentico la carne
e prego l’ansia fino alla gola]

A.T

Simona Pocorobba:http://www.quaz-art.it/ita-artista.php?artist=simonapocorobba

9 pensieri su “Visioni di Simona Pocorobba

  1. simona è una penna armata.
    e quando lei disegna spara proiettili che si conficcano nella carne.
    orgogliosa di conoscerla come artista, ma ancora di più di averla come Amica.

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  2. I suoi disegni sono davvero belli : misticismo, fitomorfismo, zoomorfismo . Penna e matita come piccoli attrezzi tecnologici elettrici che donano all’immagine plasticità di volumi e quel mistero proprio delle visioni dal mondo surreale. Adoro i disegni e mi viene sempre in mente una frase di Blake circa l’uomo e la sua arte : ” l’uomo fa tutto quello che ha o può avere con lui nel mondo, l’uomo è e nasce come un giardino piantato e seminato pronto. ” Piaciuti molto. PS: Molto bella anche la presentazione di Morfea.

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  3. un’artista d’impatto. e non certo per caratteri clericali. a tratti stordisce, spiazza sicuramente, ma affascina indubbiamente. i miei complimenti, mi siete piaciute -e molto- entrambe, perché anche il supporto-parola sortisce il suo pregevole effetto.

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  4. Mi affascina l’equilibrio nelle masse che, per quanto monocromatiche, hanno effetti di grande impatto. Belle e molto le composizioni rappresentative di una realtà (?) tra il chimerico e l’ossesso, inzuppate di eros , direi, violento e vicino a quel gratuito vissuto spesso oggi. Simona Pocorobba, con le sue visioni ci mostra una faccia del mondo liberata dai veli dove bugie (chimere o altri oggetti mitologici) e falso culto del corpo (l’ossessione dell’eternità e del potere) la fanno da padroni. Complimenti davvero all’artista e complimenti a Morfea per le sue dinamiche parole.

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  5. E siano le parole tratto di quel disegno, Morfea. Se fosse mai possibile accostare due inquietudini, forse le vostre chine d’inchiostro e di foglio virtuale, si sommerebbero.
    Mi accodo ai complimenti dei commenti precedenti, meritatissimi.

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  6. Mistico il connubio che attraversa la carne: queste opere sono puro schizzo di sensazioni sulla tavola da disegno. Al primo incontro rimani in silenyio: ci ritrovi Escher, Dalì, anche Pollock per più. Complimenti e complimenti!!!

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